Pastoral do Menor – Alagoinhas, Brasile

La Pastorale del Minore di Alagoinhas (PAMA) è un’organizzazione della società civile, senza fini di lucro, fondata da Don Freddy Goven nel 1985, che opera nella città di Alagoinhas all’interno della Bahia. Durante i suoi 33 anni di attività, si è già preso cura di migliaia di bambini, adolescenti e giovani, tra gli 0 e i 21 anni, promuovendo il riscatto della dignità e dell’autostima della popolazione in situazione di rischio e vulnerabilità sociale, scommettendo sull’educazione quale mezzo efficace per promuovere un’efficace inclusione sociale.

La missione della PAMA è quella di facilitare il processo di inserimento, nella società, del bambino e dell’adolescente in situazione di rischio, attraverso programmi socio-educativi, accoglienza temporanea, all’interno di una prospettiva di cittadinanza.

La Pastorale Minorile di Alagoinhas porta avanti 4 progetti sociali.

  1. progetto casa famiglia che accoglie 30 ragazzi e adolescenti ad alto rischio sociale;
  2. progetto Arca di Noe per ragazzi dai 6 anni ai 12 anni. Circa 240;
  3. progetto Arte per la Vita per adolescenti dai 12 ai 18 anni;
  4. progetto joven aprendiz, per giovani dai 17 ai 22 anni. Attualmente vi sono 80 giovani inseriti nel mondo del lavoro.

L’Associazione Mondeco, attraverso Antonio Nozza, educatore e supervisore della Pastorale, sostiene in particolare il Progetto Arte per la Vita.

Il Progetto Arte per la Vita si propone di essere uno strumento attraverso il quale gli adolescenti e i giovani coinvolti inizino un processo di partecipazione e di integrazione, che comincia con il riconoscimento di se stessi e della realtà che hanno attorno.

La conseguenza di tutto questo, sebbene non sia la finalità principale del progetto, è un possibile ingresso nel mondo del lavoro per coloro che scoprono nell’arte e nella cultura una strada per la propria vita professionale. L’elaborazione di un progetto di vita può far si che gli adolescenti ed i giovani coinvolti possano uscire dalla precarietà e di non guardare solo all’immediato, alla realtà in cui sono inseriti. Questo permette loro di trovare il proprio spazio all’interno della società, di vivere con maggiori dignità, sopra il limite di sopravvivenza, interrompendo così il ciclo di povertà e precarietà vissuto nel contesto familiare di provenienza.

Il progetto è pensato per 160 adolescenti, con un’età tra i 12 e i 17 anni e mezzo, che vengono coinvolti nei laboratori di Danza, Musica (percussioni, chitarra e coro) e Teatro.

I laboratori non hanno solo lo scopo di avvicinare i ragazzi alla cultura e all’arte, ma mirano allo sviluppo socio-personale degli adolescenti, attraverso l’arte.

Il lavoro svolto in questo laboratorio aiuta i ragazzi a scoprire, sentire ed ascoltare le proprie emozioni ed i propri sentimenti e a riconoscere quelle degli altri. Tutto questo migliora le capacità espressive, sia orali che scritte; aiuta a superare la propria timidezza; stimola la creatività e, soprattutto, insegna ad accettare e a convivere con le differenze. Si tratta di un avvicinamento all’arte che si mescola con la vita.