A un anno dall’inizio della pandemia, in Brasile è strage – se vuoi darci una mano…

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Una vittima ogni 47 secondi. Ovvero 6,3 per milione di abitanti, più degli Stati Uniti, primi al mondo per decessi. Un anno dopo l’esplosione della pandemia, il Brasile – già flagellato durante la prima ondata – ha vissuto il suo giorno più tragico.

Ha superato ieri i 300mila morti per Covid-19. Il numero complessivo dei decessi è di 300.685, a fronte di 12 milioni e 220.011 contagi accertati, secondo i dati del ministero della Salute. Anche ieri si sono superati i 2mila morti nelle 24 ore, ma in questo senso il giorno peggiore era stato martedì, con oltre 3.200 decessi, il numero più alto dall’inizio del contagio.

E potrebbe non essere l’ultimo. Al contrario di quanto accade in altri Paesi, la corsa del virus nel Gigante del Sud non solo non accenna a frenare, bensì accelera. Dal 24 febbraio, il numero dei morti continua a salire, insieme a quello dei contagiati. L’esperienza vissuta la scorsa primavera, inoltre, non ha impedito un nuovo collasso – perfino più grave – del sistema sanitario. Le terapie intensive sono piene ben oltre l’80 per cento in 19 Stati. In Rio Grande do Sul addirittura non c’è più posto. Colpa certo della variante, tre volte più infettiva del ceppo di Wuhan, che, dopo aver soffocato l’Amazzonia e la sua capitale, Manaus, si è diffusa nel resto del Paese.

Al cimitero di Nostra Signora Aparecida di Manaus hanno dovuto scavare altre fosse per far posto ai morti di Covid – Ansa

Ma analisti, esperti, attivisti puntano il dito sulla gestione politica della pandemia da parte del governo di Jair Bolsonaro. Dopo l’ultimo bollettino, la gente è scesa in piazza a Rio, San Paolo, Porto Alegre e Salvador al grido «Vattene», scandito dallo sbattere di pentole. Altri panelacos sono annunciati per i prossimi giorni. Negazionista a oltranza, il presidente si è più volte opposto alle restrizioni imposte dai governatori. Di nuovo ha ripetuto: «Se fosse per me non ci sarebbe alcun lockdown». A preoccupare, però, ora è soprattutto la lentezza con cui procedono le vaccinazioni, in un Paese che, dal 1973, è all’avanguardia nell’immunizzazione. Nel 1980, il Brasile ha inoculato il farmaco anti-polio a 17,5 milioni di bambini in un giorno; nel 2019 sono state distribuite 89 milioni di dosi contro la febbre suina in meno di quattro mesi. Stavolta, le operazioni sono cominciate il 18 gennaio, in ritardo rispetto ad altre 50 nazioni. Da allora, 7,3 milioni di cittadini hanno ricevuto la prima fiala: di questo passo ci vorranno 4 anni per terminare. Città cruciali come Rio e Salvador hanno dovuto sospendere la campagna per mancanza di rifornimenti. Eppure, in agosto, Pfizer aveva offerto al Paese 70 milioni di dosi.
Proposta rifiutata dal governo che ha definito le condizioni di vendita – equivalenti a quelle fatte a tutti gli altri – «pretestuose». Bolsonaro si è anche opposto alla distribuzione di CoronaVac, sostenuto dal governatore di San Paolo, Jõao Doria, suo rivale politico. Mentre il vaccino di AstraZeneca, quello preferito dall’esecutivo, arriva a contagocce, il Paese sta cercando di aumentare la produzione locale. Potrebbe, però, non essere una soluzione: oltre alle fiale, scarseggiano pure le siringhe. (Avvenire.it 04.03.2021)

L’impegno di Mondeco Onlus non si ferma. Continua la raccolta di fondi a favore dell’acquisto di ceste alimentari per i poveri della città di Alagoinhas nello stato della Bahia. Da aprile 2020 iniseme ad Antonio Nozza distribuiamo pacchi alimentari. Se vuoi, se puoi, fai una donazione specificando nella causale ‘Brasile – raccolta alimentari Pasqua 2021′.

Sono più di 50 le famiglie sostenute in tutto quest’anno. E’ un gesto semplice ma concreto che allevia le sofferenze di più di 200 persone sempre più impoverite da questa situazione di pandemia da corona virus che sta uccidendo tantissime persone in Brasile incastrate tra un sitema sanitario inefficiente e la mancanza di un lavoro quotidiano.

Grazie Antonio per quello che fai ogni giorno. La Mondeco Onlus ‘cammina con te’.

Puoi fare una donazione effettuando:

  • Intesa San Paolo IBAN: IT48 T030 6909 6061 0000 0008 896

intestati ad:

“Associazione MONDECO ONLUS”
Via Villoresi 15 – 20053 Muggiò (MI)

Causale: Brasile – raccolta alimentari Pasqua 2021

 

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