Grazie all’8xmille della Tavola Valdese abbiamo realizzato 8 case per i poveri di Sololo – Progetto Safe House parte seconda

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Grazie al contributo della Tavola Valdese – Ufficio Otto per Mille – anche quest’anno è stato possibile aiutare altre 8 famiglie beneficiarie del Progetto Sololo costruendo per loro delle nuove abitazioni e latrine sui terreni assegnati dalla comunità.

Sempre con il generoso contributo della Tavola Valdese la prima fase del progetto Safe Houses era iniziato nel 2017 con 8 abitazioni realizzate e, in seguito ai risultati molto positivi, nel mese di  Settembre 2019 la Tavola Valdese ha accolto la nostra seconda richiesta di un ulteriore contributo per poter continuare a risolvere i problemi abitativi delle famiglie.

La scelta delle 8 famiglie beneficiarie del progetto Safe Houses 2 segue il criterio della valutazione dei componenti della famiglia, delle condizioni abitative e dell’attestazione di proprietà del terreno da parte delle autorità locali.

 

Le case sono state realizzate  in modo tradizionale con pali di legno per la struttura portante e per i muri, legati tra loro con intrecci di rami e fil di ferro, successivamente coperti da uno strato di argilla e infine da una rete in metallo ed uno strato di cemento. Il tetto di ogni casa è coperto da panelli di ondulato in metallo favorendo così la raccolta di acqua piovana nelle taniche e cisterne messe a disposizione delle famiglie. Le latrine sono state realizzate  in modo tradizionale con scavo oltre 6 metri, basamento in cemento armato, pareti con muretto di due giri in blocchi sui quali poggiano pannelli di metallo ondulato e tetto in pannelli di metallo ondulato

I lavori di costruzione delle case e delle latrine coinvolgono solo personale locale insieme agli stessi beneficiari del Progetto Sololo per garantire loro un compenso da utilizzare per il fabbisogno delle proprie famiglie. I responsabili e collaboratori sul campo prestano da sempre molta cura al diretto coinvolgimento dei beneficiari nelle varie attività affinché possano sentirsi i veri proprietari di quanto viene realizzato per loro insieme a loro, evitando così reazioni di totale dipendenza dagli aiuti esterni. 

 

Il precedente progetto Safe Houses approvato nel 2017 a favore delle famiglie più vulnerabili della comunità di Sololo ha avuto un impatto molto positivo sulle famiglie coinvolte che continua anche ora nella seconda fase di realizzazione delle nuove abitazioni. In occasione delle visite semestrali a domicilio l’Assistente Progetto Abdi Wario verifica e riporta le condizioni delle singole famiglie beneficiarie. Le informazioni ricevute confermano che riescono a ritrovare la necessaria fiducia nelle proprie capacità per uscire dal circolo vizioso di povertà. Prima delle stagioni delle piogge diverse famiglie hanno iniziato a seminare il granoturco sul terreno a loro assegnato dalla comunità. Le madri continuano a cercare dei lavori anche occasionali per contribuire al fabbisogno delle proprie famiglie. Un altro risultato molto significativo riportato dall’Assistente Progetto è l’attenzione che le famiglie beneficiarie prestano all’importanza dell’educazione scolastica dei figli e nipoti. Tutti i minori frequentano le scuole con buoni risultati. Con l’aiuto del Solar Kit distribuito da Cipad i ragazzi riescono ora ad approfondire le lezioni anche nelle ore serali. La legge del Kenya impone ai genitori/tutori l’educazione scolastica. Nel contesto di Sololo le famiglie vulnerabili vivendo in estrema povertà con tutori illetterati non rispettano sempre questa legge nella convinzione che l’educazione scolastica sia inutile per il futuro dei figli. 

Dai controlli sanitari condotti con periodicità semestrale risulta che tutti i minori delle famiglie beneficiarie di una nuova casa godono di buona salute generale e crescono secondo gli standard previsti per la loro età.

 

 

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